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Attingendo da altri deliverable di progetto, il PAESC sviluppato contiene approfondimenti dedicati ai potenziali impatti sulle foreste (in particolare sul rischio incendio) e sui pascoli (con focus sulla disponibilità di foraggio e risorse idriche) derivanti dai mutati scenari climatici futuri.

Con l’obiettivo di testare i criteri di gestione forestale Climate Smart, sono stati progettati e realizzati degli interventi forestali pilota. Le aree selezionate per gli interventi pilota sono caratterizzate dalle foreste più comuni e maggiormente minacciate dai cambiamenti climatici in Valle Po: i cedui di castagno non gestiti misti ad altre specie di latifoglie. 

Il deliverable determina i fattori di emissione dell'intero processo di produzione di energia da biomasse forestali: taglio della biomassa (locale e non locale), cippatura, trasporto, produzione di energia elettrica e termica (simulando due scenari: on-grid e off-grid). Per determinare il valore finale sono state utilizzate due metodologie principali: IPCC GWP 20a e ILCD 2011+ Midpoint. L'LCA è una procedura utilizzata per identificare i fattori di emissione ambientale di un prodotto (come la massa o l'energia generata da un sistema).

Il documento contiene una relazione finale delle azioni svolte nell'ambito dell'attività di inventario e mappatura del consumo energetico nell’area pilota e dell’attività di analisi di business case applicabili per l’implementazione di un piano d'azione per le energie rinnovabili. I business case sono stati sviluppati attraverso l’analisi e delle tecnologie per produrre energia rinnovabile da biomasse e altre fonti rinnovabili, simulandone l’applicazione in diversi contesti reali all’interno dell’area di progetto.

Negli scorsi mesi si è conclusa, con la pubblicazione del documento finale, l’attività di ricerca, rilievo ed elaborazione dati riguardanti la componente forestale delle valli Po, Bronda ed Infernotto. Puoi consultare i documenti sfogliando questo articolo